Importanza Dell’ECG Sotto Sforzo

ECG Sforzo

Importanza Dell’ECG Sotto Sforzo

L’importanza dell’elettrocardiogramma sotto sforzo (ECG) è ancora controversa nella prevenzione degli eventi cardiovascolari tra gli sportivi. Nello studio osservazionale di Hupin et al. (Scand J Med Sci Sports. 2024 Jul;34(7): e14686. doi: 10.1111/sms.14686), gli autori hanno valutato l’importanza dell’ECG sotto sforzo come strumento di screening per prevenire eventi cardiovascolari quando sono presenti fattori di rischio di malattie cardiovascolari (CVD). Lo studio ha incluso sportivi amatoriali (uomini e donne) asintomatici di età superiore ai 35 anni valutati dal 2011 al 2016 presso l’Ospedale Universitario di Saint-Etienne (Francia). Sono stati raccolti tre anni dopo l’ECG da sforzo gli eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE, Major Adverse Cardiovascular Events; il cosiddetto “MACE classico a 3 punti” è definito come l’insieme di ictus non fatale, infarto miocardico non fatale e morte cardiovascolare) e fibrillazione atriale. I risultati hanno evidenziato che della coorte di 2457 sportivi (77% uomini; età media 50,2±9,4 anni; livello di attività fisica 29,4±25,1 MET-h/settimana), 50 (2%) avevano un punteggio SCORE2 (algoritmo sviluppato in Europa per stimare il rischio di eventi cardiovascolari fatali e non fatali in pazienti senza precedenti cardiovascolari, in pazienti diabetici e di età tra i 40-69 anni) ad alto rischio. Un totale di 256 ECG da sforzo (10%) sono stati definiti come positivi, la maggior parte dei quali dovuti a ischemia miocardica silente (SMI) (n = 196; 8%). Questi 196 casi di SMI hanno portato a 33 angiografie coronariche (1%), che hanno rivelato 23 stenosi coronariche significative richiedenti rivascolarizzazione. Sono stati eseguiti modelli di regressione logistica multivariata per prevedere un ECG da sforzo positivo, un’ischemia miocardica silente (SMI) sospetta e confermata ed eventi cardiovascolari. Da questi modelli si è visto che avere almeno due fattori di rischio per malattie cardiovascolari era indipendentemente associato a (1) ECG da sforzo positivo (odds ratio, OR,=1,80 [IC 95%: 1,29-2,52], p=0,0006), con (2) sospetta SMI (OR=2,57 [IC 95%: 1,10-6,02], p=0,0304), con (3) SMI confermato (OR=8,20 [IC 95%: 3,46-19,46], p<0,0001) e con (4) eventi cardiovascolari (MACE o fibrillazione atriale) (OR=6,95 [IC 95%: 3,49-13,81], p<0,0001) a 3 anni (mediana). In conclusione, lo studio supporta le raccomandazioni europee per l’uso dell’ECG da sforzo nella valutazione degli sportivi amatoriali asintomatici di età superiore ai 35 anni. Avere almeno due fattori di rischio per malattie cardiovascolari è stato il miglior predittore della presenza di stenosi coronarica che può aumentare il rischio di eventi avversi.

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