Molte competizioni sportive prevedono prove ad intervalli ad alta intensità come sprint e salti ripetuti, e gli atleti sono tenuti a eseguirle per periodi prolungati e con un tempo di recupero limitato tra le stesse.
Prove ad intervalli ad alta intensità, ripetute con brevi periodi di recupero, determinano un calo evidente delle prestazioni (affaticamento) nella seconda metà delle partite. Si ritiene che l’affaticamento indotto sia causato da acidosi metabolica, affaticamento muscolare dovuto all’esaurimento dei substrati energetici, affaticamento mentale e declino cognitivo, tutti ritenuti correlati. Pertanto, il controllo dell’affaticamento e i metodi di recupero sono importanti per mantenere prestazioni elevate in sport che richiedono esercizi ad intervalli ad alta intensità.
Sebbene il lattato ematico sia stato a lungo considerato causa di acidosi metabolica, ora non è più considerato tale. Tuttavia, l’aumento del lattato ematico coincide con il suo sviluppo, ed è un valido indicatore indiretto dell’affaticamento muscolare. Inoltre, il lattato ematico è associato a declino cognitivo e può contribuire al calo funzionale centrale. A questo proposito, la sua rapida rimozione dopo un esercizio ad alta intensità rimane un importante biomarcatore nel miglioramento dell’affaticamento periferico e centrale. La clearance del lattato è stata ampiamente misurata come indicatore di affaticamento post-esercizio e, negli ultimi anni, i metodi di recupero che utilizzano il Foam Rolling (FR) hanno ricevuto particolare attenzione.
L’utilizzo del FR potrebbe aumentare il flusso sanguigno tissutale e diminuire la stimolazione eccitatoria simpatica con l’attivazione di recettori cutanei, diminuendo così la tensione muscolare. Poiché la rimozione del lattato dipende dal flusso sanguigno nel muscolo scheletrico, il FR può aumentare il flusso sanguigno applicando una pressione meccanica ai muscoli e ad altri tessuti, promuovendo così una rimozione più efficiente del lattato. Tuttavia, gli effetti immediati di FR sulla clearance del lattato, che sono stati associati a prestazioni ridotte, sono sconosciuti. Non è ancora chiaro se la rimozione del lattato sia dovuta agli effetti del FR, soprattutto considerando che gli effetti di incremento del flusso sanguigno possono tornare si esauriscono in circa 30 min dopo l’utilizzo.
Nello studio di Kasahara et al. (Sports (Basel). 2024 Nov 8;12(11):303. doi: 10.3390/sports12110303) gli autori hanno voluto analizzare gli effetti immediati sulla clearance del lattato dopo l’utilizzo di un FR, che consente di intervenire in uno spazio ridotto e in poco tempo, dopo un esercizio fisico ad alta intensità.
È stato utilizzato un disegno sperimentale randomizzato a misure ripetute per confrontare due condizioni, gruppo di controllo e gruppo FR. Le misurazioni sono state condotte prima (pre), dopo (post) e 5 minuti dopo la fine dell’esercizio di alta intensità (post 5 min). Tra il post e il post 5 min, è stato utilizzato nel gruppo FR un protocollo di recupero con FR, mentre i soggetti del gruppo di controllo sono rimasti seduti a riposo. Sono state eseguite delle valutazioni psicologiche, utilizzando il Profile of Mood States 2nd Edition (POMS2, formato da 35 elementi e valuta sette stati d’animo: rabbia-ostilità, confusione-sconcerto, depressione-espulsione, stanchezza-inerzia, tensione-ansia, vigore-attività e cordialità); misurata la concentrazione di lattato nel sangue (la clearance del lattato è stata definita come la differenza tra la concentrazione del lattato post e dopo il protocollo FR o dopo 5 min, nel caso del gruppo di controllo); valutazione dello sforzo percepito (RPE), utilizzando la scala di Borg (da 6 a 20). Per la valutazione delle prestazioni delle attività cognitive, è stato utilizzato il Schneider’s spatial Stroop task, in cui i soggetti dovevano premere un tasto spazialmente compatibile per classificare il significato spaziale di uno stimolo presentato in una generica posizione su di uno schermo. Il significato e la posizione dello stimolo erano abbinati (congruenti) o non abbinati (incongruenti), con 16 stimoli congruenti e 16 incongruenti (doveva essere premuto un tasto che indicava su, “y”, o giù, “b”, per classificare la direzione di una freccia rivolta verso l’alto o verso il basso posizionata sopra o sotto un punto fisso).
È stato svolto un esercizio ad alta intensità con carico progressivo, utilizzando un cicloergometro. Ogni soggetto ha eseguito una fase di riscaldamento di 3 min ad un carico di 0,5 kp (kilopond, misura ingegneristica adottata comunemente per misurare una forza), seguito da una pausa di recupero di 1 min. Dopo la pausa, i soggetti si sono allenati con un aumento progressivo del carico pari a 0,5 kp/min, ad una velocità di pedalata di 60 bpm, monitorata tramite l’utilizzo di un metronomo. Quando non poteva più essere sostenuta la velocità di pedalata, l’esercizio era interrotto. Durante l’esercizio, è stato fornito un forte incoraggiamento verbale per ottenere dai soggetti il massimo sforzo.
L’utilizzo del FR, eseguito sia sul lato sinistro che destro, è stato svolto prima sui flessori del ginocchio, seguito dagli estensori di entrambi gli arti. Un ciclo FR è stato definito come un movimento di rotolamento distale seguito da uno prossimale, eseguito entro 4 s. L’intensità dell’intervento era definita come l’intensità massima che i partecipanti potevano tollerare. Il tempo per ciascuna area è stato di 60 s. La durata totale è stata di 240 s.
I risultati hanno evidenziato che le concentrazioni di lattato nel sangue dopo utilizzo del FR (-7,3 ± 3,0 mmol/L) erano significativamente ridotte tra tutti i soggetti. Non sono state osservate modifiche della concentrazione del lattato nelle condizioni di controllo, in cui sono stati eseguiti 5 min di recupero passivo (seduti). L’aumento della clearance del lattato tramite FR era correlato ad un recupero più rapido della funzione esecutiva per coloro con una maggiore clearance del lattato. Tuttavia, non è stata osservata stanchezza cognitiva dopo esercizio ad alta intensità (p=0,086, r=0,41). La clearance del lattato non era significativamente correlata alla valutazione dello sforzo percepito nella condizione di FR.
In conclusione, lo studio ha mostrato che l’effetto acuto dell’utilizzo di un FR dopo un esercizio intenso in giovani adulti sani è stato un aumento della clearance del lattato, indipendentemente dal sesso. Inoltre, maggiore è l’effetto, maggiore è il recupero della funzione esecutiva. Tuttavia, il suo utilizzo non ha ridotto l’RPE dopo un esercizio intenso. Questi risultati suggeriscono che l’utilizzo di un FR può essere un metodo di recupero utile per promuovere la clearance periferica del lattato.