CONTESTO: Durante la fase di atterraggio successiva ad un salto una postura eretta e una maggiore presenza di valgismo nel ginocchio rappresentano alcuni dei fattori di rischio più importanti per l’infortunio al legamento crociato anteriore. Mentre precedenti ricerche hanno analizzato la cinematica di anca e ginocchio, l’influenza della posizione del tronco rispetto alla cinematica degli arti inferiori deve ancora essere determinata. Abbiamo ipotizzato che una maggiore flessione nel tronco nella fase di atterraggio determinerebbe una maggiore flessione del ginocchio e dell’anca e minore valgismo del ginocchio. Abbiamo identificato le variabili (ad esempio la flessione del tronco) che possono influenzare la cinematica delle diverse articolazioni degli arti inferiori, questo è essenziale per la prevenzione di infortuni al legamento crociato anteriore. METODI: E’stata analizzata, mentre eseguivano due serie di salti, la cinematica del ginocchio, dell’anca e del tronco in quaranta soggetti sani. La prima serie è stata eseguita con modalità di atterraggio preferite dai soggetti (preferita), mentre nella seconda, i soggetti hanno piegato attivamente il tronco nella fase di atterraggio (flessa). RISULTATI: Il picco massimo di flessione del tronco è stato di 47° maggiore nel gruppo flesso rispetto a quello preferito (p<0,001), ed era associato con un aumento del picco di flessione dell’anca di 31° (p<0,001) e con il picco massimo di flessione del ginocchio 22° (p<0,001). INTERPRETAZIONE: Una flessione attiva del tronco durante l’atterraggio produce degli aumenti degli angoli di flessione del ginocchio e dell’anca. Una postura più o meno eretta durante l’atterraggio è associata con un ridotto rischio d’infortunio al legamento crociato anteriore. Pertanto, potrebbe essere giustificato inserire, la flessione del tronco, come componete rilevante nei programmi di prevenzione degli infortuni al legamento crociato anteriore. Blackburn JT, Padua DA. Clin Biomech (Bristol, Avon). 2008
