Stima della massima frequenza cardiaca usando la relazione tra variabilità della frequenza cardiaca

elettrocardiogramma

Stima della massima frequenza cardiaca usando la relazione tra variabilità della frequenza cardiaca

Ci sono grandi variazioni interindividuali nei valori di massima frequenza cardiaca (HR max), e ciò non può essere esclusivamente associato all’età. Al fine di valutare un nuovo metodo di previsione della HR max, questo studio ha esaminato il profilo della variabilità della HR (HRV) durante l’attività fisica in 74 soggetti di età compresa tra i 40 e i 67 anni. Gli intervalli R-R sono stati registrati durante un test a riposo supino ed un esercizio incrementale ad esaurimento al cicloergometro. È stata utilizzata per rappresentare l’HRV del soggetto durante l’esercizio una funzione polinomiale di terzo grado. La variabilità istantanea R-R battito per battito (SD1), l’alta (HF) e la bassa frequenza della potenza sono diminuite a tutte le intensità dell’esercizio (P<0,033). La relazione tra HR (max) e una variabile che illustra il declino del tasso di HF (HR (HF50%)) è stata maggiore (r = 0.50, P <0.001) che tra HR(max) e l’età (r = -0.36, P <0.01). L’analisi della regressione ha mostrato che si è riusciti ad ottenere una stima più accurata della HR(max) quando si è aggiunto l’HRV all’età, HR(max)= 160.633-0.603 (età) + 0.441(HR(HF50%)) (Errore standard = 9,8 bpm vs 11,6 bpm nell’equazione basata solo sull’età). Il declino dell’HRV durante l’esercizio incrementale sembra essere utile per una stima accurta della massima frequenza cardiaca. Karavirta L, Tulppo MP, Nyman K, Laaksonen DE, Pullinen T, Laukkanen RT, Kinnunen H, Häkkinen A, Häkkinen K. Eur J Appl Physiol. 2008