In questo studio, abbiamo esaminato gli effetti di diversi rapporti recupero-lavoro durante 20 minuti di corsa intermittente al treadmill e nelle successive esecuzioni. Nove maschi età media 25,8 anni, s = 6,8; 73,9 kg di massa corporea, s = 8,8; statura 1,75 m, s = 0,05; VO (2max) 55,5 ml / kg (-1) x min (-1), s = 5.8) hanno ripetuto degli sprint ad una velocità del 120 % superiore a quella del loro VO (2 max) intervallati con delle pause di recupero passivo. Il rapporto lavoro recupero è stato costante (1:1,5) con prove che erano sia di breve (6:9 s) che di lunga (24:36 s) durata, per un totale di 8 minuti. Ogni prova è stata seguita da una corsa ad esaurimento alla stessa velocità di esecuzione. I test sono stati randomizzati e controbilanciati. I valori della frequenza cardiaca, del consumo di ossigeno, del rapporto di scambio respiratorio e della glicemia sono stati simili in entrambe le prove. (p>0,05). La concentrazione del lattato ematico è stata maggiore durante l’esecuzione del protocollo a durata maggiore (p<0,05), mentre il pH del sangue è stato più basso nei test di maggiore durata (7,28 s = 0,11 e 7,30, s = 0,03 a 20 min, rispettivamente; P <0.05). La percezione dello sforzo è stata maggiore nelle prove più lunghe (rispettivamente 16,6, s = 1,4 e 15,1, s = 1,6 a 20 min, P <0.05) ed è stata correlata con il lattato ematico (r=0,43) e con le concentrazioni di bicarbonato (R=0,59, e p<0,05). Anche se il lattato a venti minuti ha una correlazione con il tempo di performance (r = – 0.56; P <0.05), non sono state trovate differenze nel tempo di esaurimento (protocollo breve: 95,8 s, s = 30,0; protocollo lungo 92,0 S, s = 37.1) o nelle risposte fisiologiche all’esaurimento. (P>0,05). I nostri risultati dimostrano che 20 minuti di esercizio intermittente determina un alto rapporto lavoro-recupero e genera uno sforzo maggiore (metabolico e percepito) rispetto all’esercizio intermittente svolto con un rapporto lavoro-recupero più corto, ma questo non influenza il tempo di esaurimento nella successiva corsa. Price M, Moss P. J Sports Sci. 2007