OBIETTIVO: Questo studio ha esaminato le scelte alimentari fatte da persone che avevano diversi tipi di diete, con diverse densità energetiche, ed ha analizzato la relazione tra densità energetica degli alimenti e qualità della dieta. SOGGETTI: Alla ricerca hanno partecipato 7500 adulti (di età superiore ai 19 anni). ANALISI STATISTICA: La densità energetica è stata calcolata sulla base del cibo mangiato. I soggetti sono stati classificati in base alla tipologia di dieta seguita. Sono stati formati 3 gruppi: dieta a bassa densità energetica, dieta a media intensità energetica, dieta ad alta intensità energetica. Per ogni gruppo, la percentuale di consumo dei vari cibi/alimenti e la media del consumo degli stessi è stata determinata dalla media dell’apporto delle sostanze nutritive. RISULTATI: Rispetto ai soggetti che seguivano una dieta ad alta densità energetica, quelli con una dieta a bassa densità energetica hanno avuto un minor apporto di calorie, ma consumato più cibo in termini di peso, e con una maggiore variabilità alimentare. Una dieta a densità energetica include un numero relativamente elevato di porzioni di cibo ricco di macronutrienti, con una grande percentuale di acqua e povero di grassi, come frutta e ortaggi. I soggetti con una dieta a bassa densità energetica hanno consumato meno bevande gassate caloriche (escludendo l’acqua). Hanno consumato anche meno grassi ed hanno introdotto una maggiore quantità di macronutrienti, come ad esempio, la vitamina A, C, e la B6, i folati, il ferro, il calcio e il potassio. CONCLUSIONI: Queste ulteriori analisi hanno dimostrato gli effetti benefici di una dieta a bassa densità energetica, perché è stata associata ad un minore apporto calorico, ad una maggiore quantità di cibo introdotto e ad una migliore qualità della dieta rispetto alla dieta con elevata densità. Ledikwe JH, Blanck HM, Khan LK, Serdula MK, Seymour JD, Tohill BC, Rolls BJ. J Am Diet Assoc. 2006
