L’attività fisica limita gli effetti negativi di una dieta ad alto contenuto di fruttosio

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L’attività fisica limita gli effetti negativi di una dieta ad alto contenuto di fruttosio

OBIETTIVO: Questo studio ha lo scopo di determinare l’interazione tra una dieta ad alto contenuto di fruttosio ed i livelli di attività fisica (PA) sulla lipidemia postprandiale e sull’infiammazione in individui normopeso, attivi.
METODI: Ventidue uomini e donne (età 21,2 ± 0,6; indice di massa corporea 22,5 ± 0,6 kg/m (-2)) hanno consumato ulteri 75 g di fruttosio per 14 giorni in due diverse occasioni: elevata attività fisica (PA) (circa 12.500 passi al giorno) (FR + attivi) e bassa PA (circa 4500 passi al giorno) (FR + inattivi). Un pasto-test ricco di fruttosio è stato dato prima e alla fine di ogni intervento. Il sangue è stato campionato all’inizio e per 6 ore dopo il pasto per: trigliceridi (TG), VLDL, colesterolo totale, glucosio, insulina, fattore di necrosi tumorale-alfa, interleuchina 6 e proteina C-reattiva.
RISULTATI: il report di TG dell’area sotto la curva (AUC) è significativamente aumentata da prima (10,1 ± 0,1 mg/dL (-1) × min per 6 h) a dopo (10,3 ± 0,08 mg/dL (-1) × min per 6 h, P = 0,04) per il gruppo FR + inattivo, con un incremento del 88% in picco delta TG (P = 0,009) e un aumento dell’84% picco delta VLDL (P= 0,002). Il picco delta dell’interleuchina 6 è aumentato anche del 116%, dopo il + FR inattivo (P= 0,009). L’Insulina totale AUC è significativamente diminuita dopo FR + attivo (P= 0.04), con nessun cambiamento nella AUC dopo la FR + inattivo. Nessun cambiamento è stato osservato in glucosio, fattore di necrosi tumorale-alfa, e le concentrazioni di proteina C-reattiva (P> 0.05).
CONCLUSIONI: Bassa PA nel corso di un periodo di assunzione di fruttosio accresce la lipidemia postprandiale fruttosio-indotta e l’infiammazione, mentre alta PA minimizza questi disturbi metabolici fruttosio-indotti. Anche all’interno di una popolazione giovane sana, il mantenimento di elevati PA (> 12.500 passi al giorno) riduce la suscettibilità ai fattori di rischio cardiovascolari associati con un elevato consumo di fruttosio.
Bidwell AJ, Fairchild TJ, Redmond J, Wang L, Keslacy S, Kanaley JA