Effetto dell’attività fisica da moderata ad intensa sulla mortalità in adulti ed anziani Australiani

corsa multicolore

Effetto dell’attività fisica da moderata ad intensa sulla mortalità in adulti ed anziani Australiani

Questo studio, sicuramente uno dei più vasti come numero di partecipanti nel campo delle scienze motorie, ha cercato di mettere in relazione l’intensità dell’attività fisica quotidiana con le prospettive di vita della popolazione. Lo studio ha analizzato i dati di 204542 adulti, di età compresa tra i 45 e 75 anni, dal 01/02/2006 al 16/06/2014. Durante tale periodo sono stati registrati 7435 decessi. Confrontati con coloro che non effettuarono alcuna attività fisica, chi riportò attività fisica da medio-intensa a vigorosa ebbe un rischio di morte più basso 0.66 (95% CI, 0.61-0.71; tasso di mortalità, 4.81%), 0.53 (95% CI, 0.48-0.57; tasso di mortalità, 3.17%), e 0.46 (95% CI, 0.43-0.49; tasso di mortalità, 2.64%), a seconda della quantità di attività svolta (da 10 a 149, da 150 a 299 o più di 300 minuti di attività per settimana).
Ancor più interessante fu il fatto che si evidenziò una relazione inversa tra intensità fisica e tasso di mortalità, al 2.08%, per chi dichiarò che più del 30% della propria attività era vigorosa. Questa associazione fu consistente sia negli uomini che nelle donne, su tutte le categorie di BMI o MVPA, ed in presenza o meno di malattie cardiovascolari o diabete mellitus.
I risultati suggeriscono quindi che tanto più intenso è il livello di attività fisica svolta, tanto più basso è il rischio di morte; l’attività fisica intensa dovrebbe quindi essere perseguita anche nelle linee guida per la salute pubblica ai fini di massimizzare i benefici dell’attività fisica per la popolazione.
Klaus Gebel, Ding Ding, Tien Chey, Emmanuel Stamatakis, Wendy J. Brown, Adrian E. Bauman. Effect of Moderate to Vigorous Physical Activity on All-Cause Mortality in Middle-aged and Older Australians. JAMA Intern Med. 2015;175(6):970-977.