C’è scetticismo circa gli effetti sulla salute di prodotti lattiero-caseari, che si riflette in un apporto crescente di bevande a base di piante, per esempio, da soia, riso, mandorle o di avena.
OBBIETTIVO: Questa review è finalizzata a valutare le prove scientifiche principalmente dalla meta-analisi di studi osservazionali e studi randomizzati controllati, sul consumo di prodotti lattiero-caseari e sul rischio di obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, osteoporosi, cancro e per tutte le cause di mortalità.
RISULTATI: La prova più recente suggerisce che l’assunzione di latte e prodotti lattiero-caseari è associata a ridotto rischio di obesità infantile. Negli adulti, l’assunzione di prodotti lattiero-caseari ha dimostrato di migliorare la composizione corporea e facilitare la perdita di peso durante restrizione energetica. Inoltre, l’assunzione di latte e prodotti lattiero-caseari è associata ad un rischio neutro o ridotto di diabete di tipo 2 e ad un ridotto rischio di malattie cardiovascolari, in particolare ictus. Inoltre, l’evidenza suggerisce un effetto benefico sulla densità minerale ossea e nessuna associazione con il rischio di fratture ossee. Tra i tumori, il latte e l’assunzione di prodotti lattiero-caseari sono risultati inversamente associati con il cancro del colon-retto, con il cancro della vescica, con il cancro gastrico e con il cancro al seno, e non associati a rischio di cancro al pancreas, cancro ovarico, o il cancro del polmone. Infine, il consumo di latte e latticini non è associato a mortalità per qualsiasi causa.
Le bevande a base di piante arricchite di calcio sono state incluse come alternativa ai prodotti lattiero-caseari nelle raccomandazioni nutrizionali in diversi paesi. Tuttavia, a livello nutrizionale, latte vaccino e bevande vegetali sono completamente diversi.
CONCLUSIONE: La totalità delle prove scientifiche disponibili sostiene che l’assunzione di latte e latticini contribuiscono a soddisfare le raccomandazioni nutrizionali, e può proteggere contro le malattie croniche più diffuse, mentre sono stati segnalati pochissimi effetti collaterali.
Food Nutr Res. 2016 Nov 22;60:32527. doi: 10.3402/fnr.v60.32527. eCollection 2016. Thorning TK, Raben A, Tholstrup T, Soedamah-Muthu SS, Givens I, Astrup A.