Esaminando una popolazione di donne è stato valutato l’incremento del rischio di fratture al bacino dopo un accidente cardiovascolare (CVD). Gli studi hanno evidenziato un sostanziale incremento del rischio di frattura al bacino dopo una diagnosi di CVD. Dati recenti hanno evidenziato come i CDV siano in relazione con l’osteoporosi e questo spiegherebbe l’incremento del tasso di mortalità nei soggetti ospedalizzati per frattura al bacino. Non è ancora certo come avvenga l’aumento del rischio nei soggetti colpiti da CVD. Questo studio vuole individuare la relazione tra i CVD e l’aumento del rischio futuro di fratture al bacino. Sono stati analizzate donne tra i 50 e gli 81 anni, 1327 soggetti con frattura al bacino e 3170 soggetti di controllo. Prima della ricerca, i CVD sono stati diagnosticati più di due volte, tra i casi con frattura (25%) e tra i soggetti di controllo (12%), inoltre, dopo l’aggiustamento per le variabili tra cui le diverse malattie croniche, abbiamo trovato un raddoppio del rischio di fratture dopo un evento di CVD. Vi è stato un aumento del gradiente di rischio di frattura con il crescente numero di ricoveri per CVD e dopo un anno dall’evento CVD si è verificato un più alto rischio di fratture. Ipertensione, insufficienza cardiaca, lesioni cerebrovascolari rimangono comunque fattori di rischio indipendenti. Sennerby U et al. Osteoporos Int (2007)