L’adattamento all’ambiente è un fattore chiave delle capacità funzionali degli animali, e l’uomo ne fa parte a pieno titolo.
L’ambiente che ci circonda è ricco di variabili a cui doversi adattare al fine di garantirsi sopravvivenza grazie ad un miglior controllo dell’omeostasi biologica.
Tra le tante variabili, quella della temperatura è certamente una delle più importanti e ci consente di giocare su qualche aneddoto quantomeno curioso!
Ad esempio, la diffusa convinzione che freddo e vento facciano ammalare esercitano un potente ascendente sul comportamento delle persone.
Copriti che è freddo! Non prendere vento che sei sudato! Alza la temperatura dei termosifoni che è freddo! Non uscire da “accaldato”!
Queste frasi, tipiche della nostra cultura e tramandate da generazioni, non cedono il passo alla realtà dei fatti:
– le malattie influenzali si prendono perché si viene a contatto casuale con virus che sono molto più attivi e presenti con il freddo e non perché si sente o ci si espone al freddo
– l’uomo è un animale isotermico (internamente) grazie alle spiccate capacità termoregolatorie verso l’ambiente esterno; più è eterotermico l’ambiente più è efficace la termoregolazione interna con conseguenti ottimi risultati isotermici
– quando si è sudati a causa dell’esercizio fisico, la ventilazione è la variabile più importante per consentire la termoregolazione interna
– quando si è in tendenza ipertermica a causa dell’esercizio fisico lo spostamento verso un ambiente più freddo facilita l’isotermia necessaria
– l’esposizione a temperature ampiamente e rapidamente variabili allena le capacità termoregolatorie con eccezionali effetti sulla salute e sulle funzioni bio-fisiologiche dell’organismo.
Ma come funziona realmente la termoregolazione umana?
Una efficace capacità termoregolatoria quali straordinari effetti funzionali produce?
Può l’allenamento fisico avere un ruolo chiave sulle capacità termoregolatorie e tramite quali modalità?
Quali sono le strategie per allenare questa capacità ed ottenere questi risultati?
E’ possibile allenare specificatamente questa capacità concatenando allenamento ambientale e fisico per ottenere effetti molto potenti?
Come possiamo sfatare formalmente questi falsi miti riscoprendo straordinarie capacità funzionali ormai ridotte al minimo dai mismatch evolutivi?
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