La funzione del muscolo scheletrico diminuisce con l’avanzare dell’età. Sebbene l’allenamento contro resistenza possa in parte contrastare la perdita di massa e funzione muscolare, studi con allenamento più brevi (della durata di 6-9 mesi) mostrano una mantenimento della massa muscolare e una funzione per un periodo di monitoraggio di 6-12 mesi. Sfortunatamente, monitoraggi a lungo termine sono scarsi. Lo studio LIve active Successful Aging (LISA), uno studio randomizzato e controllato su larga scala (n=451), ha dimostrato che la forza può essere mantenuta per 12 mesi dopo 1 anno di allenamento contro resistenza pesante, ma non dopo uno moderato. Pertanto, per ottenere effetti duraturi dall’allenamento nell’invecchiamento, si potrebbe ipotizzare che siano necessari carichi pesanti o ad alta intensità. Nello studio di Bloch-Ibenfeldt et al. (BMJ Open Sport Exerc Med. 2024 Jun 18;10(2): e001899. doi: 10.1136/bmjsem-2024-001899), gli autori hanno valutato gli effetti a lungo termine (3 anni) di un anno di allenamento contro resistenza supervisionato con carichi pesanti. Lo studio LISA ha selezionato 450 soggetti, di età compresa tra 62 e 70 anni. I soggetti sono stati divisi in base al sesso, all’abilità funzionale (test di sollevamento della sedia <11 o >11) e all’indice di massa corporea (BMI > 28 o BMI > 28) e in modo casuale in tre gruppi: un anno di allenamento con carichi pesanti (HRT, n=149), un anno di allenamento di intensità moderata (MIT, n=154) o una condizione di controllo (CON, n=148). Il gruppo HRT ha eseguito un programma supervisionato per tutto il corpo tre volte alla settimana. Il programma di periodizzazione era basato sull’utilizzo di macchine isotoniche e ogni esercizio comprendeva 3 serie da 6-12 ripetizioni con circa il 70%-85% di 1 RM, stimato utilizzando l’equazione di Brzycki. Gli esercizi eseguiti sono stati: Leg-press, chest press, knee-extensions, low rowing, leg-curl, ankle plantar flexion, hip-abduction, Abdominal crunches e lower back exercise. La periodizzazione seguiva lo schema: 2 settimane di 3×12 ripetizioni (circa 70% 1RM); 2 settimane di 3×10 ripetizioni (circa 75% 1RM); 2 settimane di 3×8 ripetizioni (circa 80% 1RM); 2 settimane di 3×6 ripetizioni (circa 85% 1RM); 1 settimana di recupero, e poi lo schema veniva ripetuto. L’allenamento moderato del gruppo MIT è stato eseguito come allenamento a circuito utilizzando il peso corporeo e fasce di resistenza elastica. Gli esercizi progredivano con il carico variando la resistenza delle fasce elastiche e imitavano quelli del gruppo HRT, ma con un numero di ripetizioni compreso tra 10-18, corrispondente circa al 50%-60% del 1 RM. Gli esercizi erano: Squats, push-ups, seated knee-extensions, seated low rowing, standing hip-abduction, hip-extension, heel raises, Abdominal crunches e lower back exercises (quest’ultimi come nel gruppo HRT). Il circuito era ripetuto per tre volte. La progressione consisteva nell’eseguire 3 giri da 10 ripetizioni a 3 giri da 18 ripetizioni. L’ultima ripetizione doveva essere vicino all’esaurimento. Il carico di allenamento aumenta utilizzando una fascia elastica più forte. I soggetti nel gruppo CON sono stati incoraggiati a mantenere il loro livello abituale di attività fisica. I parametri testati sono stati la forza isometrica (quadricipite) e il momento isometrico massimo (Newton metri) dell’arto inferiore e la composizione corporea (DEXA). I test sono stati eseguiti all’inizio, dopo 1, 2 e 4 anni dopo lo studio. Alla valutazione quadriennale hanno partecipato 369 partecipanti (età media=71 anni, 61% donne; HRT, n=128; MIT, n=126; CON, n=115). Gli individui nel gruppo HRT hanno mantenuto le prestazioni di base nella forza isometrica (valori iniziali: 149,7±51,5 Nm, 4 anni: 151,5±51,1 Nm) mentre nei soggetti del gruppo a CON e MIT sono diminuite. In particolare, erano presenti benefici nella forza degli arti inferiori nonostante una riduzione della massa magra. Gli adattamenti neurali influenzano la risposta all’allenamento contro resistenza. I risultati attuali suggeriscono che questi adattamenti potrebbero svolgere un ruolo anche quando la massa magra e il CSA degli arti inferiori diminuiscono. In conclusione, in anziani in età pensionabile, un anno di HRT può indurre effetti benefici di lunga durata preservando la funzione muscolare.