Il percorso che tradizionalmente affronta un soggetto/atleta dopo un infortunio si caratterizza per un periodo di riabilitazione, a conclusione del quale, dopo la valutazione ed il parere positivo del Medico Specialista, al soggetto viene consentito il ritorno graduale all’attività sportiva.
In realtà, il percorso di recupero funzionale non può considerarsi concluso con il passaggio dalla fase fisioterapica agli allenamenti sportivi, ma richiede una specifica fase di “transizione” caratterizzata da una coordinata sinergia tra il personale sanitario ed i professionisti delle scienze motorie.
E’ necessario un cambio di paradigma rispetto alla “prassi” attuale che preveda l’utilizzo di un processo “ottimizzato”, animato da un filtro “bio-psico-sociale”.
Il percorso di ritorno allo Sport dovrebbe caratterizzarsi per un approccio multifattoriale, e dovrebbe basarsi su criteri funzionali piuttosto che esclusivamente cronologici.
E’ necessario ampliare lo spettro di outcomes funzionali da valutare: senso-motori e biomeccanici, includendo, ad esempio, una valutazione multi-segmentale della qualità del movimento espressa dall’atleta; ma anche prendere in considerazione le interazioni del soggetto-atleta con i compiti motori richiesti dalla disciplina praticata, e le specifiche variabili caratterizzanti (sport open skill, ruolo, livello agonistico, aspetti psicologici…).
Il processo di Decision Making per il ritorno allo Sport è, un processo continuo, troppo esteso per essere circoscritto ad un singolo gradino.
Ogni tappa/fase del processo va considerata come un singolo passo nella direzione del ritorno allo Sport.
Le criticità che si evidenziano nel recupero fisico-atletico dopo un infortunio non possono essere risolte da un’unica figura professionale: il recupero funzionale, e il successivo ritorno allo sport, richiedono un approccio coordinato e sinergico tra medico, fisioterapista, professionisti delle scienze motorie, e staff tecnico.
E’ necessario che le scelte riabilitative/rieducative vengano condivise all’interno del team sanitario-sportivo.
Questo cambio di paradigma permette di inquadrare il processo di ritorno allo Sport attraverso una visione più ampia e più coerente con i “reali” bisogni del soggetto-atleta, e dovrebbe rappresentare il nuovo “standard” cui tendere.