L’allenamento pliometrico è un metodo popolare di allenamento usato da molti atleti per incrementare le loro prestazioni di potenza ed esplosività. Tuttavia l’allenamento pliometrico è considerato un’attività potenzialmente dannosa se eseguita da soggetti novizi o se usata in dosi eccessive. Lo scopo di questo studio è quello di mettere a confronto le prestazioni di salto dopo l’esecuzione dell’allenamento pliometrico in acqua o a terra. Un campione di 21 soggetti maschi (24 +/- 2.5 anni) sono stati distribuiti in modo randomizzato a 1 dei 3 gruppi: gruppo 1 Acqua (AQ), gruppo 2 Terra (LN), gruppo 3 di controllo. L’allenamento per i primi due gruppi consisteva in 10 minuti di riscaldamento seguito da 3 serie da 15 squat jump, saltelli di lato e salti a ginocchio piegato, intervallati da 1 minuto di recupero. Il gruppo 1 ha eseguito l’esercizio pliometrico in un livello adeguato di acqua, il gruppo 2 ha eseguito identico esercizio a terra, il gruppo 3 di controllo non ha eseguito nessun esercizio pliometrico. I partecipanti si sono allenati 2 volte a settimana per 6 settimane e tutte le sessioni di allenamento sono state monitorizzate. I dati dei test pre e post allenamento hanno riguardato la massima altezza di salto verticale e sono stati analizzati con il metodo statistico della varianza. I gruppi 1 e 2 hanno mostrato un risultato superiore sulle prestazioni di salto (P<0,05) rispetto al gruppo di controllo. Non è apparsa nessuna significativa differenza nel salto verticale tra i gruppi 1 e 2. CONCLUSIONI: L’allenamento pliometrico in acqua non è risultato molto differente da quello eseguito a terra, ma presenta una riduzione dello stress da impatto sulle articolazioni dovuto alla resistenza dell’acqua. Stemm JD et al. Journal of strength and conditioning research (2007)
