Confronto tra l’immobilizzazione immediata e quella tradizionale nel trattamento di fratture composte prossimali dell’omero. Uno studio randomizzato controllato.

Confronto tra l’immobilizzazione immediata e quella tradizionale nel trattamento di fratture composte prossimali dell’omero. Uno studio randomizzato controllato.

CONTESTO: Ci sono stati pochi studi clinici controllati randomizzati che abbiano valutato il trattamento di fratture prossimali dell’omero. Per ottenere un ridotto periodo di recupero, abbiamo valutato la fattibilità e l’efficacia di mobilizzazione precoce della spalla (entro tre giorni dalla frattura), in confronto con quelli necessari nelle terapie convenzionali; tre settimane immobilizzazione seguito da fisioterapia. METODI: Abbiamo assegnato in modo casuale 74 pazienti con una frattura prossimale dell’omero in due gruppi. Il primo ha ricevuto una precoce mobilizzazione passiva mentre il secondo un trattamento convenzionale. Il primo risultato è stato lo stato funzionale della spalla (misurata con il Constant score) a tre mesi. Il secondo risultato sono stati presi in considerazione i seguenti parametri: il Constant score a sei settimane e sei mesi, le modificazioni del dolore (su una scala visiva analogica), e i gradi di mobilità attiva e passiva. RISULTATI: A tre mesi e a sei settimane, il gruppo di mobilizzazione precoce ha avuto un significativo miglioramento del Constant score rispetto al gruppo che ha fatto il trattamento convenzionale (differenza tra il gruppo, 9,9 [95% intervallo di confidenza, 1,9 a 17,8] [p = 0,02] e 10,1 [95% intervallo di confidenza, 2,0 a 18,1] [p = 0,02]) e una migliore mobilità attiva in elevazione anteriore (differenza tra il gruppo, 12,0 [95% intervallo di confidenza, 1,7 a 22,4] [p = 0,02] e 28,1 [95% intervallo di confidenza, 7,1 a 49,1] [p = 0,01]). A tre mesi, il gruppo con la mobilizzazione precoce aveva significativamente ridotto il dolore rispetto al gruppo con il trattamento convenzionale (differenza tra il gruppo, 15,7 [intervallo di confidenza 95%, 0,52 a 30,8] [p = 0,04]). Non sono state notate complicazioni di spostamento o non cicatrizzazione della frattura. CONCLUSIONI: La mobilitazione precoce di fratture composte, non operabili, della parte prossimale omerale è sicura ed è più efficace per ristabilire rapidamente la capacità e le prestazioni fisiche dell’arto ferito rispetto alle convenzionali immobilizzazioni seguite da fisioterapia. Lefevre-Colau MM, Babinet A, Fayad F, Fermanian J, Anract P, Roren A, Kansao J, Revel M, Poiraudeau S. J Bone Joint Surg Am. 2007