Esercizi Multi E Mono Articolari A Confronto

Lat Macchine

Esercizi Multi E Mono Articolari A Confronto

L’esercizio contro resistenza (RE) induce diverse risposte metaboliche e ormonali in acuto, che possono svolgere un importante ruolo nel successivo rimodellamento del tessuto muscolare scheletrico. È stato dimostrato che programmi di RE con diversi valori legati all’intensità, volume e azione muscolare, determinano risposte ormonali e metaboliche acute distinte. A seconda dell’obiettivo, un’altra variabile dell’allenamento è il tipo di esercizio eseguito. Generalmente, quest’ultimo può essere etichettato, in base al numero di articolazioni coinvolte in un movimento specifico, come muti articolare (MULTI) o mono articolare (SINGLE). Sebbene il tipo di esercizio possa eventualmente influenzare le risposte acute dopo una determinata sessione di allenamento, questo argomento è ancora poco studiato, soprattutto in soggetti allenati. Oltre a modifiche metaboliche, il tipo di esercizio può anche provocare danni localizzati al tessuto muscolare, che di solito sono accompagnati dal rilascio nel sangue di enzimi, come la creatina chinasi (CK), riduzioni dei parametri legati alla prestazione neuromuscolare e anche da modifiche morfologiche (ad esempio, gonfiore muscolare, aumentata circonferenza degli arti). Gli effetti dei diversi tipi di esercizio (MULTI vs. SINGLE) sui marcatori indiretti di danno muscolare non sono completamente chiariti, con risultati riportati contrastanti. Questi diversi risultati possono essere principalmente spiegati dal fatto che negli studi sono stati adottati protocolli solo per gli arti superiori o inferiori. In questo senso, non è del tutto chiaro se le risposte dei marcatori indiretti di danno muscolare, fossero il risultato dei particolari gruppi muscolari allenati durante la sessione (muscoli degli arti superiori vs. degli arti inferiori) o del tipo di esercizio (MULTI vs. SINGOLO) stesso. Pertanto, protocolli sperimentali, comprendenti esercizi sia per gli arti superiori che per quelli inferiori, all’interno della stessa sessione di allenamento, possono aiutare a fornire ulteriori informazioni su questo argomento. Nello studio di Barbosa et al. (J Strength Cond Res. 2024 May 1;38(5):842-847. doi: 10.1519/JSC.0000000000004698), gli autori hanno valutato le risposte metaboliche acute (lattato nel sangue, livelli di GH e costo energetico anaerobico stimato) e il danno muscolare indiretto (livelli di CK) dopo sessioni di allenamento con tipi di esercizio MULTI rispetto a SINGLE. Sono stati selezionati dieci uomini allenati a livello amatoriale (età: 26,9±3,0 anni; massa corporea totale: 83,2±13,8 kg; altezza: 176±7,0 cm; esperienza di allenamento: 5,5±2,4anni; frequenza di allenamento: 5,3±0,7 sessioni a settimana; 1 RM back squat relativo alla massa corporea: 1,4±0,3). Lo studio ha seguito un disegno crossover randomizzato. I soggetti hanno visitato il laboratorio in cinque diverse occasioni. La prima visita consisteva nella raccolta del Physical Activity Readiness Questionnaire (PAR-Q), dati antropometrici, valutazione del 1RM per gli esercizi di bench press e back squat, seguita da un test (dopo un recupero di 30 min) per la valutazione delle 8 RM per tutti gli esercizi adottati durante i protocolli sperimentali. Nella seconda visita (dopo 72 ore), sono stati eseguiti in modo casuale i protocolli di esercizi MULTI o SINGLE e, una settimana dopo, ciascun soggetto è stato sottoposto al protocollo opposto. Prelievi di sangue sono stati effettuati prima, 3 min e 36 ore dopo ciascuna sessione di allenamento, per valutare i livelli di lattato e ormone della crescita e creatina chinasi (marcatore indiretto del danno muscolare). Per stimare il contributo del sistema energetico lattico anaerobico (misura indiretta dell’attività glicolitica), l’accumulo di lattato (lattato post-esercizio meno lattato a riposo) è stato moltiplicato per l’equivalente dell’ossigeno (3 ml·O2·kg-1) e per la massa corporea del soggetto. I dati sono stati espressi in chilocalorie (Kcal). Durante entrambe le sessioni, è stato chiesto loro di eseguire 5×8 RM. I carichi venivano continuamente adattati per mantenere gli esercizi nelle 8RM. È stata adottata una cadenza standard di 4 s per ripetizione, utilizzando un metronomo. Il periodo di recupero tra le serie era di 60 s e di 3 min tra gli esercizi. Il protocollo MULTI consisteva negli esercizi di bench press, lat pulldown e back squat, mentre quello SINGLE negli esercizi di dumbbell fly, straight arm cable pull-down e leg extension. A tutti i soggetti è stato chiesto di mantenere le loro consuete abitudini nutrizionali e di astenersi da qualsiasi esercizio fisico per una settimana prima di eseguire i protocolli sperimentali. Non è stata osservata alcuna differenza significativa tra i protocolli MULTI e SINGLE negli aumenti dei livelli di lattato nel sangue (p = 0,057) e di GH (p = 0,285). Per la CK, è stata notata una differenza significativa tra i protocolli, in cui il MULTI ha prodotto aumenti significativi dopo 3 min (p = 0,017) e 36 ore (p = 0,043) rispetto al SINGLE. Non è stata osservata alcuna differenza significativa tra i protocolli per il costo stimato dell’energia anaerobica. In conclusione, i risultati di questo studio suggeriscono che soggetti allenati mostrano risposte metaboliche e ormonali simili quando vengono eseguiti protocolli di esercizi MULTI e SINGOLI. Inoltre, le sessioni RE comprendenti esercizi MULTI inducono un danno muscolare di entità maggiore, che può richiedere un periodo di recupero più lungo rispetto a quello SINGLE.