Espelliamo ciò che mangiamo? Analisi di rapporti isotopici stabili dell’azoto urinario umano

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Espelliamo ciò che mangiamo? Analisi di rapporti isotopici stabili dell’azoto urinario umano

FONDAMENTO LOGICO: I rapporti isotopici stabili di azoto (delta15 N valori) sono spesso usati per la determinazione della provenienza e per la valutazione dietetica degli esseri umani di oggi o dei tempi passati. Anche se i singoli valori di delta15 N corrispondono normalmente alla composizione delta15 N dietetica, essi sono anche influenzati da condizioni metaboliche. Le matrici preferite per la misura dei valori delta15 N umani sono stati capelli, unghie o sangue. L’obiettivo di questo studio era quello di convalidare un nuovo approccio per la valutazione dei valori delta15 N dall’urea urinaria, il principale prodotto finale del metabolismo umano N.
METODI: Il metodo, che prevede l’uso di urea dall’urina usando xanthydrol, è stato convalidato utilizzando soluzioni fornite di urea fortificata. La varianza intra- ed inter-individuale dei valori delta15 N dell’urea urinaria è stata determinata da campioni ottenuti da più soggetti umani.
RISULTATI: La precipitazione con xanthydrol non ha alterato i valori delta15 N di urea. Il valore medio delta15 N in ure urinaria da soggetti umani provenienti dalla Germania era +4,4 ± 0,6 %, che corrisponde alla composizione dietetica stimata. Essa scende al di sotto dei valori delta15 N riportati in precedenza per i tessuti umani e per i campioni di sangue. Le analisi longitudinali di sette giorni illustrano cambiamenti a breve termine legati alla variata assunzione di proteine.
DISCUSSIONE: I nostri risultati indicano che i valori di delta15 N possono essere misurati attendibilmente dall’urina umana e che il metodo è adatto per monitorare rapidamente i cambiamenti metabolici di un individuo. I nostri risultati confermano inoltre che l’urea urinaria è esaurita in 15 N rispetto al tessuto umano ma nell’ambito della composizione delta15 N della dieta.
Huelsemann F, Koehler K, Flenker U, Schaenzer W. Rapid Commun Mass Spectrom. 2017 May 3. doi: 10.1002/rcm.7891.