Flessione Dell’anca Alla Leg Extension

Leg Extension

Flessione Dell’anca Alla Leg Extension

Si è dimostrato che durante un allenamento contro resistenza, si può verificare un’ipertrofia muscolare regionale o non omogenea, caratterizzata da un aumento delle dimensioni di una specifica regione muscolare rispetto ad altre. Un gruppo muscolare che è stato dimostrato essere influenzato dalla selezione degli esercizi per un’ipertrofia muscolare regionale è il quadricipite femorale. Aumenti sostanziali dell’ampiezza dell’elettromiografia di superficie e della crescita muscolare sono stati notati nei muscoli vasti, mono articolari, con esercizi multi-articolari. Il retto femorale è l’unico muscolo del complesso del quadricipite femorale che è biarticolare, che funziona sia come flessore dell’anca che come estensore del ginocchio. A causa della sua natura biarticolare, è stato ipotizzato che esercizi multi-articolari a catena chiusa come il Back Squat, inducono principalmente la crescita muscolare dei muscoli vasti. Diversi precedenti studi che hanno utilizzato questo esercizio e che hanno misurato la crescita del quadricipite femorale hanno riportato un’ipertrofia minima del retto femorale dopo settimane di allenamento. Nello studio di Larsen et al. (SportRXiv, 2024 doi: 10.51224/SRXIV.407), gli autori hanno confrontato gli effetti di un allenamento contro resistenza sull’ipertrofia del quadricipite femorale seduti in posizione eretta (flessione dell’anca di 90°) rispetto ad una posizione sdraiata (flessione dell’anca di 40°) durante l’esecuzione dell’esercizio di Leg extension. Sono stati selezionati ventidue soggetti maschi, non allenati tra i 18 ed i 50 anni. Lo studio ha utilizzato un disegno di misure ripetute sullo stesso soggetto. Gli arti inferiori sinistro e destro sono stati assegnati in modo casuale ad uno dei due angoli di flessione dell’anca nell’esercizio di leg extension: angolo di flessione di 40° o di 90°, dove 0 ° era definito come la posizione neutra dell’articolazione dell’anca (cioè, stare in piedi in posizione anatomica). Quindi un arto era allenato a 40° di flessione e il controlaterale a 90°. Tutti i soggetti si sono allenati due volte a settimana, per un totale di venti sessioni, per dieci settimane. Nelle settimane dalla prima alla quinta, ogni sessione di allenamento consisteva in 3×15-20 RM, mentre dalla sesta alla decima da 4×15-20 RM nell’esercizio di leg extension unilaterale. Il tempo di recupero era circa di 30 sec tra gli arti e di 2 min tra le serie. È stato utilizzato un metodo a doppia progressione. Quando un soggetto raggiungeva le 20 ripetizioni nella prima serie, il carico veniva aumentato di 0,25-0,5 kg per garantire che le ripetizioni eseguite per serie rientrassero nell’intervallo di ripetizioni indicato. Le misurazioni dello spessore dei muscoli del vasto laterale e del retto femorale sono state effettuate mediante ecografia in modalità b, sia per la parte distale che prossimale del due muscoli, pre e post protocollo di allenamento. I principali risultati sono stati che tutti i muscoli del quadricipite femorale si sono ipertrofizzati dopo dieci settimane di allenamento, ma si è verificata una maggiore ipertrofia sia nelle regioni distali che prossimali del retto femorale in seguito ad allenamento con 40° di flessione dell’anca rispetto a 90°; non si sono verificate differenze nell’ipertrofia tra le condizioni di allenamento per le regioni distali e prossimali del muscolo vasto laterale. Questi risultati evidenziano che cambiamenti nella postura possono causare differenze osservabili nell’ipertrofia muscolare durante un periodo di allenamento contro resistenza in soggetti non allenati. Pertanto, quando l’obiettivo è aumentare l’ipertrofia complessiva del quadricipite femorale, il suggerimento è di allenarsi con una ridotta flessione dell’anca nell’esercizio di Leg extension.