Gli effetti dell’ingestione dei carboidrati e della temperatura ambientale sullo sviluppo della fatica in ciclisti maschi.

ciclismo

Gli effetti dell’ingestione dei carboidrati e della temperatura ambientale sullo sviluppo della fatica in ciclisti maschi.

Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare gli effetti dell’assunzione di carboidrati (CHO) (saccarosio) e del calore ambientale sullo sviluppo della fatica e la distribuzione della potenza durante una prova cronometrata di ciclismo di 16,1 Km. Dieci ciclisti uomini (in media +/- SD; VO2max = 61,7 +/- 5,0 ml.kg (-1). Min (-1)), hanno eseguito 4 prove di 90 min all’80% della soglia anaerobica (220 +/- 12 W). Le prove sono state condotte in ambiente temperato (18.1 +/- 0.4 C°) o caldo (32.2 + / – 0,7 C°), e durante questi test i soggetti hanno assunto un gel di CHO (0,96 g.kg (-1). H (-1 )) o di placebo (PLA). E’ stata determinata, tramite una stimolazione elettrica sovrapposta, la percentuale di attivazione muscolare sia prima che al temine degli esercizi. Sono stati, inoltre, registrati, durante lo svolgimento della prova, i seguenti dati: potenza espressa, elettromiografia integrata (iEMG) del vasto laterale, temperatura rettale e quella della pelle. La percentuale di attivazione muscolare, in ambiente caldo, è diminuita sensibilmente duramente le prove con il CHO rispetto al placebo (6,0 e 6,9%), ma non sono stati notati cambiamenti per quelle svolte con clima temperato (1,9 e 2,2%, rispettivamente). Durante i test svolti al caldo si è notato un declino significativamente maggiore della potenza durante i primi 6 km. L’iEMG è significativamente correlata con la potenza durante le prove che hanno utilizzato CHO, sia in ambiente caldo che temperato (r = 0,93 e 0,73; P <0.05), ma non durante quelle col PLA. In conclusione, i ciclisti tendono a utilizzare, col caldo, una strategia aggressiva (con un’alta intensità iniziale).
Abbiss CR, Peiffer JJ, Peake JM, Nosaka K, Suzuki K, Martin DT, Laursen PB. J Appl Physiol. 2008