L’aumento dell’obesità ha portato alla crescita dei disturbi del sonno nella popolazione. Le caratteristiche strutturali sproporzionate delle vie aeree faringee e la regolazione neurale diminuita della dilatazione dei muscoli faringei durante il sonno predispongono i pazienti obesi al collasso delle vie aeree faringee. Un sottogruppo di pazienti obesi che soffrono di apnee notturne non è in grado di compensare il carico aggiunto dall’obesità al loro apparato respiratorio, con conseguenti ipercapnia. La perdita di peso ottenuta attraverso una modificazione delle abitudini alimentari e dello stile di vita rappresenta l’approccio più sicuro per ridurre la gravità delle apnee notturne, ma l’efficacia è limitata nel lungo periodo. Anche se con dei rischi intrinseci, la chirurgia bariatrica potrebbe fornire dei benefici immediati alleviando le situazioni di apnea notturna. L’obesità è collegata talvolta con la narcolessia. Una cattiva qualità del sonno, che determina una perdita complessiva del sonno e l?eccessiva sonnolenza diurna è diventata uno degli aspetti caratterizzanti della popolazione obesa. L’identificazione dei disturbi del sonno correlati con la fame notturna risultano fondamentali per la cura dei pazienti. Entrambi i disturbi sono curabili e rappresentano delle forme potenzialmente reversibili di obesità.
Akinnusi ME, Saliba R, Porhomayon J, El-Solh AA.
Eur J Intern Med. 2012