I neuroni periferici che controllano l’obesità

obesebrain-graphic

I neuroni periferici che controllano l’obesità

Un gruppo di neuroni periferici che innervano i tessuti adiposi ha un ruolo significativo nel controllo dell’obesità. La scoperta è stata possibile grazie all’eliminazione selettiva di quei neuroni in un gruppo di topi, che sono ingrassati a dismisura. La nuova tecnica usata per rimuovere i neuroni sarà utile anche nello studio di altre patologie che coinvolgono il sistema nervoso periferico.
In precedenti ricerche sull’obesità era stata scoperta una serie di neuroni che innervano il tessuto adiposo, dimostrando che la loro attivazione diretta stimola l’organismo a bruciare i grassi. I ricercatori si sono quindi chiesti che effetti avrebbe avuto sul metabolismo lipidico l’eliminazione di quei neuroni e, più precisamente, se avrebbe indotto l’obesità.
E così è stato; infatti confrontando i topi con e senza quei neuroni periferici, si è osservato un comportamento alimentare simile. Tuttavia, i topi privi dei neuroni del sistema simpatico periferico diventavano grassi molto velocemente; non si sono mai visti degli animali ingrassare così in fretta.
La dimostrazione ha però richiesto lo sviluppo di una nuova tecnica sperimentale. In particolare, i ricercatori sono intervenuti su una tossina che viene usata di solito per sopprimere le cellule desiderate in modo mirato, ma che non poteva essere utilizzata in questo caso perché è abbastanza piccola da attraversare la barriera ematoencefalica.
Per evitare di eliminare anche i neuroni cerebrali, Domingos e colleghi hanno quindi modificato chimicamente la tossina, lasciandone invariata la tossicità ma aumentandone la dimensione, in modo da impedirne l’accesso al cervello. Sono così riusciti a eliminare i neuroni dal tessuto adiposo dei topi senza influenzare il cervello.
Questa nuova tecnica ha permesso di verificare l’importanza dei neuroni che innervano il tessuto adiposo nel mantenimento di un’adiposità normale.
Instituto Gulbenkian de Ciencia di Oeiras, Portogallo; Ines Mahu, Ana Domingos. “Nature Communications”.