Per un determinato livello di adiposità, una maggiore circonferenza della parte inferiore del corpo sembra esercitare un effetto protettivo su alcune patologie incluse quelle cardiovascolari e il diabete; tuttavia, non è stata ancora investigata l’associazione indipendente tra circonferenza degli arti e mortalità. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare l’influenza indipendente e condivisa delle circonferenze degli arti inferiori e superiori sul rischio di mortalità in un campione di popolazione adulta. Questo campione è composto da 10638 adulti di età compresa tra i 20 e i 69 anni (5012 uomini e 5626 donne) canadesi che sono stati monitorati per 12 anni. È stato ricavato il BMI dalla misurazione di peso e altezza. Sono state misurate, tramite un nastro antropometrico le circonferenze della: vita, anca, coscia, polpaccio, e della parte superiore del braccio. Sono state valutate, tramite dei modelli di regressione di rischio, le relazioni tra il valore standardizzato (Z-score) delle circonferenze degli arti misurate, la circonferenza della vita (WC) e la mortalità. Sono state inserite come covariabili: età, consumo di alcol e di sigarette e il livello di attività fisica nel tempo libero. Durante 131.563 anni-persone di follow-up, sono state registrati 340 uomini morti e 231 donne. Dopo gli adattamenti eseguiti, WC è stata associata positivamente con la mortalità mentre la circonferenza del braccio, della coscia e del polpaccio negli uomini e quella del braccio e della gamba nelle donne avevano un ruolo protettivo. Concludendo, le circonferenze della vita e degli arti sembrano avere degli effetti opposti e indipendenti sulla mortalità. Indipendentemente dal BMI e WC, gli uomini e le donne con delle circonferenze degli arti maggiori hanno un ridotto rischio di mortalità. Mason C, Craig CL, Katzmarzyk PT. Obesity (Silver Spring). 2008