La variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e la media del phase-rectified signal (PESA) stimano la frequenza dinamica e diminuiscono nelle persone anziane rispetto ai giovani. Tuttavia, non è ancora chiaro se queste differenze siano collegate con l’età oppure o all’influenza concomitante del fitness aerobico. Il fitness aerobico (il picco del consumo di ossigeno, la soglia di scambio dei gas, la cinetica del consumo di ossigeno, l’economia dell’esercizio) è stata valuta in 70 soggetti sani (41 maschi) di età compresa tra i 18 e 57 anni. I soggetti hanno svolto un ricovero ambulatoriale di 24 ed è stato eseguito un ECG per la valutazione delle variabili di HRV e PRSA. La HRV è stata più sensibile all’età e al fitness aerobico quando è stata misurata durante la mattina (6 am ? 12 pm). HRV e PRSA sono diminuite entrambe con l’età e sono state maggiori nei soggetti con livelli aerobici superiori. La diminuzione del HRV con l’età è stata attribuibile principalmente all’età (33%), con il fitness aerobico rappresenta un ulteriore fattore di modulazione. Il presente studio fornisce delle prove che la valutazione dell’influenza del fitness aerobico non dovrebbe fare affidamento esclusivamente sul picco di O2. Queste scoperte dimostrano che l’età di per sé è un fattore importante nella determinazione della HRV. Tuttavia, data l’importanza clinica della diminuzione della HRV e la natura immutabile dell’invecchiamento, non deve essere sottovalutata l’importanza potenziale dell’attività fisica nella regolazione della funzionalità cardiaca.
McNarry MA, Lewis MJ.
Physiol Meas. 2012