Nei periodi di alta stagione è spesso difficile garantire adeguato recupero agli atleti: così sono sempre più richieste strategie alternative per velocizzare tale aspetto. Lo studio analizza l’utilizzo dell’elettrostimolazione sul recupero di giocatori professionisti tra due sessioni separate da 24h.
Allo studio hanno partecipato 28 giocatori di rugby e calcio, in due sessioni separate da 7 giorni.
Tutti i giocatori hanno completato 6x50m sprint con 5 min di recupero. Dopo la sessione di sprint i soggetti hanno indossato un elettrostimolatore elettrico o hanno adottato un riposo normale. Sono stati misurati a riposo, immediatamente dopo la sessione di sprint e 24h dopo: percezione della fatica, campioni di sangue e saliva ed un test di CMJ.
CMJ diminuì in entrambe le condizioni dopo gli sprint, ma 24h dopo risultò più recuperato in seguito ad ellettrostimolazione. La creatin kinase aumentò in entrambe le condizioni ma dopo 24h risultò comunque più bassa dopo l’elettrostimolazione, così come la percezione di fatica. Nessun effetto sulle concentrazioni di acido lattico, Testosterone salivare e cortisolo.
L’elettrostimolazione sembrerebbe quindi migliorare il recupero tra allenamenti intensi in giocatori di sport di squadra professionisti.
Taylor T1, West DJ2, Howatson G2, Jones C3, Bracken RM3, Love TD3, Cook CJ4, Swift E5, Baker JS6, Kilduff LP7. The impact of neuromuscular electrical stimulation on recovery after intensive, muscle damaging, maximal speed training in professional team sports players. J Sci Med Sport. 2015 May;18(3):328-32.
