L’incidenza e la distribuzione delle fratture da stress nei tennisti professionisti.

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L’incidenza e la distribuzione delle fratture da stress nei tennisti professionisti.

CONTESTO: Il tennis moderno professionistico comporta l’esecuzione di movimenti potenti ripetuti nel tempo, e ciò determina un sovraccarico notevole per il sistema muscolo scheletrico. Così i tennisti sono esposti ad un elevato rischio di infortuni comprese le fratture da stress. OBIETTIVO: Determinare l’incidenza e la distribuzione delle fratture da stress nei tennisti professionisti. METODI: La popolazione indagata è composta da 139 tennisti (48 donne e 91 uomini di età media 20,0; DS 5,0). Le fratture da stress sono state identificate e confermate grazie agli esami radiologici. I soggetti sono stati seguiti per un periodo di due anni. Gli infortuni sono stati analizzati in base all’età, al sesso, alla sede e al periodo necessario per riprendere l’attività agonistica. RISULTATI: 15 giocatori hanno subito, in totale, 18 fratture da stress, che corrispondono ad un incidenza globale del 12,9% (intervallo di confidenza 95%). Quella più frequentemente registrata è stata la frattura tarsale navicolare (n=5; 27%), seguita da quella interarticolare (n=3; 16%), la metatarsale (n=3; 16%), della tibia (n=2; 11%) e dalla frattura del lunato (n=2; 11%). La risonanza magnetica ha mostrato una maggiore incidenza di un alto grado di lesione (94,4%). L’incidenza delle fratture da stress è stata significativamente maggiore nei giovani (20,3% (95% CI, 11,4 a 33,2)) rispetto ai tennisti più grandi (7,5% (2,8 a 15,6)) (p = 0,045). CONCLUSIONI: C’è stato un rischio assoluto (12,9%) di fratture da stress nei tennisti seguiti in questi due anni. I giocatori junior sono stati esposti ad un rischio maggiore. Questo genere di infortuni sono la causa maggiore di interruzione dell’allenamento e delle competizioni. Maquirriain J, Ghisi JP. Br J Sports Med. 2006