E’ stata già dimostrata la correlazione tra i difetti dell’autofagia e il dolore neuropatico. Ora i ricercatori hanno evidenziato una ulteriore correlazione con uno stato prediabetico caratterizzato da iperglicemia, intolleranza al glucosio e resistenza all’insulina.
Sfruttando una duplice azione della Restrizione Calorica in grado di esercitare sia un forte aumento dell’autofagia che un controllo sullo stato metabolico, sono stati ottenuti miglioramenti delle neuropatie attraverso meccanismi antinfiammatori e metabolici.
“Effects of caloric restriction on neuropathic pain, peripheral nerve degeneration and inflammation in normometabolic and autophagy defective prediabetic Ambra1 mice”; Coccurello R, Nazio F, Rossi C, De Angelis F, Vacca V, Giacovazzo G, Procacci P, Magnaghi V, Ciavardelli D, Marinelli S. PLoS One. 2018 Dec 10;13(12).
Nei topi trattati con lesione nervosa, questa rappresenta di per sé un fattore di stress metabolico nel quale stato la restrizione calorica ripristina l’omeostasi del glucosio, l’insulino-resistenza, l’ossidazione incompleta degli acidi grassi e il metabolismo energetico. Come induttore dell’autofagia, inoltre promuove e anticipa l’autofagia delle cellule di Schwann tramite la protein chinasi attivata da AMP (AMPK) che facilita la rimielinizzazione nel nervo periferico.
In sintesi, crescono le prove che identificano nell’esaurimento di energia mediante restrizione dietetica un approccio terapeutico nella lotta contro il dolore neuropatico.
E’ curioso ma, come già da noi descritto più volte in precedenza, la miglior forma di restrizione calorica è proprio l’esercizio fisico quando messo in sapiente rotazione con il timing alimentare.
E’ tutt’altro che scontata la modalità di applicazione di tali strategie…
Un ampia trattazione di questo aspetto, e non solo, nei nostri percorsi Personal Trainer
