CONTESTO: La lassità del ginocchio aumenta durante l’esercizio. Al momento non esistono ricerche che hanno esaminato se questo incremento contribuisca a rendere più rischiosa la fase di appoggio nel corso di esercizi prolungati e affaticanti.
OBBIETTIVI: Esaminare le associazioni esistenti tra le variazioni nell’affaticamento (misurato come tempo di sprint [SPTIME]), la lassità multiplanare del ginocchio (rotazione anteriore-posteriore [APLAX], in varo-valgo [VVLAX], e interna-esterna [IERLAX]) e la biomeccanica dell’appoggio, nel corso di un esercizio prolungato e intermittente.
DESIGN: Studio descrittivo di laboratorio.
AMBIENTE: Laboratorio e palestra.
PARTECIPANTI: Atleti agonisti per un totale di 30 maschi (età= 20.3 ± 2.0 anni, altezza = 1.79 ± 0.05 m, peso = 75.2 ± 7.2 kg) e 29 femmine (età = 20.5 ± 2.3 anni, altezza = 1.67 ± 0.08 m, peso = 61.8 ± 9.0 kg).
INTERVENTO (/i): Un protocollo di esercizio intermittente (IEP) da 90 minuti realizzato per simulare le richieste fisiologiche e biomeccaniche di una partita di calcio.
PRINCIPALI MISURE DI ESITO: SPTIME, APLAX, e biomeccanica dell’atterraggio sono stati misurati prima e dopo il riscaldamento, ogni 15 minuti durante IEP, e ogni 15 minuti per 1 ora successiva a IEP. VVLAX e IERLAX sono stati misurati prima e dopo il riscaldamento, al 45esimo e al 90esimo minuto durante IEP, a 30 minuti dalla conclusione di IEP. Al fine di esaminare le associazioni esistenti tra variazioni in SPTIME legate all’esercizio e lassità del ginocchio, con le variazioni relative all’esercizio nella biomeccanica dell’appoggio, nel controllare un’eventuale e iniziale lassità del ginocchio (prima del riscaldamento) è stato utilizzato un modello gerarchico lineare. RISULTATI: E’ stato riscontrato che SPTIME ha un maggior effetto sulla biomeccanica dell’appoggio delle donne rispetto che degli uomini, e ciò si concretizza in un atterraggio più verticale, in una riduzione delle forze di impatto e in movimenti fuori piano a livello del ginocchio. All’aumentare di APLAX con il progredire dell’esercizio, le donne hanno ampliato il movimento di rotazione interna del ginocchio (P = .02), mentre gli uomini hanno ampliato il movimento flessorio dell’anca, l’assorbimento di energia (P = .006) e i carichi estensori al ginocchio (P = .04). All’aumentare di VVLAX e IERLAX, le donne vanno incontro ad un maggiore movimento in valgo del ginocchio e di dorsiflessione, assorbendo inoltre maggiore energia a livello del ginocchio (P = .05), mentre gli uomini hanno fatto riscontrare un’importante rotazione esterna dell’anca ed interna del ginocchio, con il ginocchio in valgo durante l’atterraggio (P = .03). Le variazioni osservate durante l’esercizio relativamente a fatica e lassità nella biomeccanica dell’appoggio dipendono spesso da una lassità iniziale del ginocchio.
CONCLUSIONI: entrambe le variazioni relative all’esercizio, ossia quelle relative alla fatica e quelle relative alla lassità del ginocchio, sono state associate ad una biomeccanica dell’appoggio altamente rischiosa durante l’esercizio prolungato. Tali relazioni sono risultate, inoltre, maggiormente pronunciate nei soggetti con importante lassità iniziale del ginocchio.
Shultz SJ1, Schmitz RJ, Cone JR, Henson RA, Montgomery MM, Pye ML, Tritsch AJ. Changes in Fatigue, Multiplanar Knee Laxity, and Landing Biomechanics During Intermittent Exercise. J Athl Train. 2015 Feb 12